Parodontologia: il nostro trattamento parodontale

Home / Servizi Odontoiatrici / Parodontologia

Parodontologia

Abbiamo raggiunto l’osso… Siamo cioè alle patologie che riguardano il parodonto, che è l’insieme dei tessuti di sostegno del dente (gengiva e osso). Poiché la malattia parodontale è la causa principale della perdita dei denti nell’adulto, cerchiamo di diagnosticarla al suo insorgere, prevenirla e controllarla con cure adeguate fin dai suoi stadi più iniziali come la gengivite. Tecnicamente rimuoviamo le cause della malattia utilizzando uno o più di questi metodi:

  • Detartrasi: rimozione della placca e del tartaro dai denti.
  • Levigatura delle radici: consiste nel lisciare le superfici delle radici sotto le gengive, per permettere al tessuto parodontale di aderirvi di nuovo e quindi guarire.
  • Trattamento dell’occlusione: consiste nel molaggio delle superfici masticanti dei denti, nell’impedire movimenti dentali, nel bloccaggio di eventuali elementi mobili, nell’utilizzo di apparecchi che impediscono il digrignamento, nella correzione degli stress anormali della bocca.
  • Chirurgia parodontale (effettuata normalmente in anestesia locale): serve a correggere i difetti ossei profondi (tasche) o a risanare zone in cui c’è ancora presenza di infezione.

Questi interventi creeranno un ambiente più accessibile allo spazzolino e ai dispositivi interdentali.

Dopo i 30 anni, per processi d’invecchiamento di tutto il nostro organismo e per un cambiamento nella composizione della flora batterica, le gengive possono “ammalarsi”. Un primo segno di infiammazione è rappresentato dai frequenti sanguinamenti dopo lo spazzolamento o il progressivo “ritiro” della gengiva dal colletto del dente: la presenza di ceppi batterici anaerobi, in vicinanza del bordo gengivale, crea un approfondimento del solco tra dente e gengiva e provoca una specie di cavità chiamata “tasca parodontale”.
La tasca, non essendo pulibile né spontaneamente, né con i comuni presidi igienici, permette un maggior sviluppo della flora batterica che, indisturbata, fa aumentare la sua profondità andando progressivamente a scalzare il dente dal suo supporto naturale, e cioè l’osso.

Con il tempo la tasca può riempirsi di materiale essudativo e dar luogo a fastidiosi ascessi che contribuiscono a peggiorare ulteriormente la situazione. La fine di questo processo infiammatorio, definito in termine tecnico “malattia parodontale” è la perdita del dente che comincia a dondolare progressivamente finché viene espulso dalla sua sede. Questo stadio è anche conosciuto con il nome di “piorrea”.
Un’igiene orale scrupolosa rappresenta il primo gradino di prevenzione. In particolare occorre prestare attenzione alla rimozione del tartaro, un ammasso di placca dentaria calcificata che, irritando il tessuto gengivale, facilità la sua infiammazione e quindi lo sviluppo della malattia parodontale. La rimozione del tartaro può essere accompagnata nei casi di inizio di formazione delle tasche parodontali, da manovre chirurgiche definite “curettage” ovvero ripulitura della tasca, “scaling” e “root planing”, ovvero lucidatura della superficie di dente in vicinanza della tasca, per permettere una pulizia più radicale del dente.
Nei casi più gravi, in cui sono già comparsi ascessi o tasche molto profonde, si ricorre a piccoli interventi di scollamento della gengiva, ripulitura dell’osso circostante il dente ed asportazione della tasca parodontale.